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Mostre in Lombardia e non solo - A Milano Leonardo da Vinci Parade

Foto di Paolo Soave

Mostre in Lombardia e non solo

> Modigliani Art Experience. Un affascinante racconto che ricompone l’universo di Amedeo Modigliani pittore e scultore. Milano – Mudec. Fino al 4 novembre 2018.

> Efêmero. Mostra dedicata alla Street Art e alle forme d’arte legate al contesto urbano e pubblico. Milano – Pirelli HangarBicocca. Fino ad aprile 2019.

> Slight Agitation 4/4: Laura Lim. ll quarto e ultimo capitolo del progetto espositivo concepito dal Thought Council di Fondazione Prada.Milano – Fondazione Prada.
Fino al 22 ottobre 2018.

> La Pietà di Barry X Ball. Per la prima volta al pubblico si presenta un'inedita interpretazione, firmata dallo scultore californiano, della Pietà michelangiolesca. Milano – Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco.

Fino al 31 dicembre 2018.

> Agostino Ferrari – Segni nel tempo. Il Museo del Novecento presenta la mostra antologica dell’artista milanese, a cura di Martina Corgnati. Milano – Museo del Novecento.
Fino al 28 ottobre 2018.

> Italianissima. Un omaggio all’arte italiana del Novecento. Opere scelte dalla collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento di Firenze. Salò (BS) – Musa Museo di Salò. Fino al 9 dicembre 2018.

> Le Storie di Botticelli tra Boston e Bergamo. Alla scoperta di due dipinti su tavola di significative dimensioni, eseguiti da uno dei maestri più amati del Rinascimento. Bergamo – Accademia Carrara. Dal 12 ottobre 2018.

> Cariani - Il trittico di Locatello. L’iniziativa consente di recuperare un’opera della maturità di Cariani e di aggiungere un piccolo tassello alla conoscenza di una stagione poco nota dell’artista. Bergamo – Accademia Carrara. Fino al 20 febbraio 2019.

> Apertura al pubblico di Palazzo Tosio con visite guidate. Il sontuoso palazzo fu dimora dei coniugi Tosio, che affidarono a Rodolfo Vantini la progettazione di ambienti armonici e raffinati per accogliere la loro importante collezione d'arte. Brescia – via Tosio 12.
Fino al 27 ottobre 2018.

> Giorgio de Chirico. Capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti. Castello di Rivoli (Torino). Fino al 4 novembre 2018.

> Carlo Alberto archeologo in Sardegna. La mostra che racconta, attraverso 150 opere, un aspetto inedito del re, conosciuto per aver firmato nel 1848 lo Statuto che ne porta il nome. Torino – Museo di Antichità. Fino al 4 novembre 2018.

> Magister Canova. Dopo il successo di Magister Giotto, la prima grande mostra multimediale dedicata al più grande scultore del Neoclassicismo. Venezia – Scuola Grande della Misericordia. Fino al 22 novembre 2018.

 

Leonardo Da Vinci Parade a Milano. Al Museo della Scienza sfilano i modelli leonardeschi e gli affreschi di Brera

«L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro» è una massima di Leonardo da Vinci.

In questo pensiero troviamo espresso il concetto fondamentale dell'opera di Leonardo, che in vita non fu solo artista, ma anche inventore, architetto, anatomista, naturalista: il connubio tra mondo artistico e mondo della scienza e della tecnica.

Proprio nelle sale del Museo milanese dedicato alla scienza e alla tecnologia si concretizza e prende forma il genio vinciano, nell’esposizione temporanea dedicata al grande maestro che ha aperto i battenti il 19 luglio scorso.

Si chiama “Leonardo da Vinci Parade” ed è stata voluta come esposizione anticipatrice delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista, anniversario che ricadrà esattamente il 2 maggio 2019. Per la città meneghina si tratta veramente di un fiore all’occhiello e per il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia un vero e proprio vanto: i visitatori possono infatti ammirare 52 modelli tratti dai disegni di Leonardo da Vinci, che alcuni artisti hanno interpretato e riprodotto negli anni Cinquanta del secolo scorso.

Queste opere, realizzate con grande perizia, hanno anche un considerevole valore storico: si tratta, infatti, della medesima collezione con cui il museo venne inaugurato nel 1953, quando si celebravano i 500 anni dalla nascita del genio.

Accanto ai modelli di macchine, minuziosamente studiati e disegnati da Leonardo, troviamo esposti modelli di architetture militari e civili in gesso e terracotta restaurati di recente, ma che da molto tempo non vedevano la luce di una sala aperta al pubblico.

A proposito di luci, l’allestimento al Museo della Scienza e della Tecnologia è pensato proprio per presentare al visitatore una parata di modelli, messi in scena come se sfilassero sul palcoscenico dell’umano ingegno.

Molti potranno stupirsi nel constatare che alcuni modelli rappresentano vere e proprie armi potenzialmente micidiali se realizzate: il cannone su affusto fisso, l’artiglieria a otto canne, la sfondacarene, il circumfolgore (una sorta di congegno roteante sormontato da cannoni), la nave speronatrice ecc.

Del resto, lo stesso Leonardo si presentò a Ludovico il Moro durante il soggiorno milanese come ingegnere e architetto esperto nell’arte militare. Non perché amasse la guerra, ma perché in un Paese ancora diviso in tanti piccoli e litigiosi staterelli, i duchi cercavano persone competenti che rendessero inespugnabili i loro confini. Accanto a modelli “militari”, troviamo oggetti da misurazione: il misuratore della forza del vapore, l’inclinometro, l’igrometro a quadrante, l’anemometro.

Come si può, poi, non restare colpiti dalle due macchine volanti che testimoniano l’ossessione leonardesca per il volo? In altri casi ancora, Leonardo ha cercato di permettere all’uomo di superare l’ostacolo rappresentato dall’acqua: muovendosi agevolmente al suo interno (si vedano lo scafandro da palombaro e il guanto palmato) o scivolandoci sopra, come farebbe un pattinatore.

Citare questi modelli e farne un elenco certamente non rende giustizia all’esposizione: parliamo di opere che, per quanto nate sulla base di interpretazioni moderne e note descrittive del loro autore rimanendo per secoli solo su pezzi di carta prima di essere concretizzate, vanno osservate per essere comprese nella loro interezza.

Se poi realizziamo che è stato un uomo del Cinquecento a concepire simili macchine, ci rendiamo conto di quanto Leonardo andasse ben oltre il livello culturale degli uomini dell’epoca e quanto fosse ingegnoso e capace di vedere oltre, anticipando persino alcuni strumenti del futuro, come l’elicottero e la bicicletta.

Non sempre riuscì a rendere reali i suoi prototipi, ma le sue grandi intuizioni, oltre al suo naturale talento per le arti, lo hanno consegnato alla storia come uno degli uomini più geniali di sempre. Questa esposizione del Museo della Scienza è certamente il modo adeguato per rendergli omaggio.

Una curiosità

La sala è arricchita anche con preziosi affreschi lombardi del XVI secolo, concessi in deposito nel 1952 dalla Pinacoteca di Brera, diretta allora da Fernanda Wittgens, prima donna in Italia a dirigere un museo. Opere contemporanee agli studi di Leonardo, soprattutto quelle di Bernardino Luini e della sua scuola, dialogano così suggestivamente con i modelli leonardeschi. Tale accostamento ribadisce il concetto vinciano di partenza: arte e scienza sono strettamente collegate. E così il cerchio si chiude. La visita a “Leonardo da Vinci Parade” è inclusa nel biglietto d’ingresso al museo: intero 10 euro, ridotto 7,50.

Per ulteriori informazioni:

www.museoscienza.org.

Lorenzo Dell’Onore

Settembre 2018

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