Al via la maxi detrazione sugli interventi di efficientamento e antisismico. Il 19 settembre a Bergamo, un approfondimento con gli esperti
Nell'Italia del post-Covid, un forte segnale di slancio per l'economia in ottica di efficientamento e potenziamento energetico ed edile arriva senza dubbio dal Superbonus, una delle misure del Decreto Legge “Rilancio” del 19 maggio 2020 emanato dal Governo per fronteggiare la crisi economica a seguito della pandemia di Covid-19. La misura, per il cui iter ad agosto sono stati emanati i decreti attuativi e le direttive dell'Agenzia delle Entrate, ha il duplice obiettivo di rilanciare il settore edile – uno dei più trainanti e al contempo più colpiti della nostra economia – e di farlo in ottica di riqualificazione, cogliendo l'occasione della crisi per rendere il patrimonio immobiliare meno energivoro e più sicuro, sia per i cittadini, sia per l'ambiente.
Il Superbonus eleva infatti al 110% l'aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, interventi antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per le ricariche dei veicoli elettrici negli edifici: le linee guida dell'Agenzia delle Entrate hanno confermato la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori di beni o servizi, oppure in alternativa per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
Superbonus: quali interventi e quali beneficiari?
Una delle indicazioni prioritarie da segnalare, è che a dare diritto alla detrazione prevista dal Bonus 110% non saranno le nuove costruzioni, quanto piuttosto gli interventi di miglioramento di prestazione energetica e di riduzione del rischio sismico su immobili già esistenti, sia che si tratti di singole unità immobiliari, sia che si parli invece di condomini. Gli interventi passabili di detrazione sono stati elencati in uno schema preciso confermato anche dall'Agenzia delle Entrate.
Nel dettaglio, rientrano nella casistica i lavori cosiddetti “trainanti”, quali:
- interventi di isolamento termico delle superfici opache che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio. I materiali isolanti utilizzati dovranno rispettare i requisiti previsti dal decreto Ambiente dell’ottobre 2017.
- interventi condominiali per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. La detrazione riguarda anche le spese di smaltimento o bonifica dell'impianto sostituito, di sostituzione della canna fumaria collettiva esistente con sistemi fumari multipli o collettivi nuovi compatibili con apparecchi a condensazione, per le spese relative all’adeguamento dei sistemi di distribuzione come i tubi, di emissione come i sistemi scaldanti e di regolazione come sonde, termostati e valvole termostatiche.
- interventi su edifici singoli per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti come quelli indicati al punto precedente, con l'aggiunta dell'installazione di caldaie a biomassa con prestazioni emissive pari almeno alla classe di qualità 5 stelle. Anche in questo caso, la detrazione spetta anche per le spese di bonifica o smaltimento dell'impianto sostituito.
- interventi antisismici: in questo caso la detrazione già prevista dal cosiddetto Sismabonus è elevata al 110% per la spese sostenute nell'arco di tempo previsto dal Superbonus (1 luglio 2020 – 31 dicembre 2021). L'unico requisito richiesto è che le abitazioni si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3 e sono detraibili anche le spese per la realizzazione congiunta di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici.
Oltre a questi interventi trainanti, il Superbonus spetta anche per alcuni interventi che vengono eseguiti congiuntamente ad almeno uno di quelli appena descritti e solo se effettuati tra la data di inizio lavori e quella di fine lavori degli interventi trainanti. Tra questi lavori aggiuntivi, si segnalano ad esempio gli altri interventi di efficientamento energetico (ad esempio, cambio di serramenti), l'installazione di impianti fotovoltaici e l'installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Nel complesso, per poter accedere alla detrazione è necessario che gli interventi assicurino il miglioramento di almeno 2 classi energetiche o comunque il passaggio alla classe energetica più alta.
A stabilire i beneficiari della super detrazione è il comma 9 dell’articolo 119 del decreto Rilancio:
- i condomini;
- le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni, su unità immobiliari. Per le persone fisiche, l'utilizzo delle detrazioni è ammesso al massimo su due unità immobiliari (oltre agli eventuali lavori su parti comuni condominiali;
- gli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati nonché dagli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti Istituti;
- le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
- i lavori sugli edifici unifamiliari rientrano nel bonus solo se adibiti a prima casa. Per quanto riguarda le seconde case, i lavori si possono fare gratis solo se fanno parte di un condominio.
«La maxi detrazione è una grande opportunità di crescita per tutti – commenta Giancarlo Balzer, titolare dell'azienda Energy20 attiva sul fronte dell'efficientamento energetico -. Come rilancio, funziona: la domanda è già tanto elevata da causare al contrario un rischio di saturazione del mercato in materia.
Ci sono però alcune criticità, non da ultimo il poco tempo a disposizione e la necessità di lavorare comunque con prudenza. Viceversa, il rischio è quello che accada come già accaduto con il settore fotovoltaico: un'improvvisa frenata che potrebbe mandare in difficoltà le aziende che non l'hanno messa in conto, ottenendo così l'effetto opposto rispetto a quanto previsto». Secondo Balzer, la materia è complessa ed è per questo che diventa fondamentale affidarsi a professionisti che non solo conoscano il tema, ma che siano anche attrezzati per affrontare la questione nel suo insieme.
A Bergamo un convegno dedicato
La complessità della questione, le sue ramificazioni e le prospettive che essa apre in materia di efficientamento edilizio su larga scala rendono il Superbonus uno dei temi più incisivi della ripresa post- Covid. La tematica sarà anche il fulcro del convegno organizzato da infoSOStenibile nell'ambito del Festival della Sostenibilità in programma a Bergamo il 19 e 20 settembre 2020: il convegno, previsto per sabato 19 settembre 2020 alle ore 17.00, sarà l'occasione per approfondire le potenzialità dello strumento messo a disposizione dal Governo in questo particolarissimo momento economico.
Interverranno al convegno Francesco Valesini (assessore alla Riqualificazione Urbana, Urbanistica, Edilizia Privata del Comune di Bergamo) e Gianpaolo Gritti (presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia Bergamo), i quali dialogheranno con addetti ed esperti del settore per sviscerare dubbi e presentare opportunità e modalità di intervento.
Tutte le info aggiornate su www.festivaldellasostenibilita.it e sui relativi social network.
L’OPINIONE - Superbonus: un'occasione economica, sociale e ambientale
Il commento di Gianpaolo Gritti, presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo e relatore nel convegno a Bergamo dedicato alla maxi detrazione.
Abbiamo un patrimonio edilizio che è tra i più vetusti d’Europa e anche quello che ha ricevuto minori manutenzioni dalla sua costruzione a oggi. Abbiamo un’opportunità e dobbiamo sfruttarla nel migliore dei modi: il Superbonus è l’occasione per rendere più efficienti e più sostenibili gli edifici delle nostre città, ma anche per diminuire in modo importante quel 40% delle emissioni che provengono proprio dall’edilizia residenziale.
Si tratta quindi di poter manutenere le nostre case e renderle non solo migliori dal punto di vista estetico, ma anche più efficienti dal punto di vista energetico e di conseguenza più confortevoli. Lo possiamo fare, peraltro, consci del fatto di utilizzare i soldi della comunità per svolgere un’azione che non è solo economica ma anche e soprattutto sociale e ambientale.
Per far questo ognuno di noi, oggi, è chiamato a fare la sua parte, ma non da solo. Questa chiamata dovrà rendere possibile la costruzione di una rinnovata collaborazione tra gli attori che si occupano di edilizia: una collaborazione che possa rispondere in modo adeguato a questa sfida che, in termini puramente numerici, potrebbe ricordare quanto realizzato negli anni del boom economico.
A fronte dei decreti legge emanati, oggi siamo alla verifica e comprensione degli iter proposti dal legislatore. È ormai assodato il fatto che centrale in questa attività dei Bonus per l’edilizia è sicuramente il professionista, sia tecnico progettista che tecnico fiscalista. Ma è anche chiaro che i professionisti avranno bisogno delle imprese (che svolgeranno le opere in modo conforme) e di chi gestirà il credito. Insomma saranno fondamentali il lavoro di squadra e la cooperazione tra attori diversi, utenti finali compresi.
È una sfida in cui potremo essere sì competitivi, ma nella consapevolezza che potremmo uscirne tutti vincitori, solo se avremo reso le nostre città più vivibili.
Gianpaolo Gritti - Presidente Ordine Architetti della Provincia di Bergamo